Sonos e Artes © Mauro Poeda
Disciplinato ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n.4 (G.U. 26 gennaio 2013, n. 22)
Musicoterapia rivolta a persone affette da disabilità intellettiva e/o disagio psichico.
La Musicoterapia in ambito medico, psichiatrico e/o neuropsichiatrico, denominata nello specifico "Musicoterapia clinica", si sviluppa come supporto terapico integrativo alla medicina ufficiale, non si sostituisce in nessun caso ad essa e dove possibile predilige una visione d'equipe; anche quando si svolge in ambito privato auspica una collaborazione con tutta la rete dei professionisti e non, che si occupano della persona, medici, educatori, insegnanti, servizi sociali, la famiglia.
La definizione di Musicoterapia della World Federation of Music Therapy dà un'idea molto chiara di come e perché la Musicoterapia clinica, sia individuale che di gruppo, trova la sua applicazione nella disabilità intellettiva, nel disagio psichico e nell'area medica in generale, dalla neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza alla geriatria.
“La musicoterapia è l’uso della musica e/o degli elementi musicali suono ritmo melodia e armonia da parte di un musicoterapeuta qualificato, con un utente o un gruppo, in un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l’apprendimento, la motricità, l’espressione, l’organizzazione, e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive."
“La musicoterapia mira a sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell’individuo in modo tale che questi possa meglio realizzare l’integrazione intra e interpersonale e consequenzialmente possa migliorare la qualità della vita, grazie a un processo preventivo, riabilitativo o terapeutico.”
(World Federation of Music Therapy)
La musicoterapia non prevede da parte dell’utente
la conoscenza di teorie musicali e/o tecniche strumentali.
La disabilità intellettiva secondo il DSM5
(Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), si evidenzia nel periodo dello sviluppo e indica deficit del funzionamento sia intellettivo che adattivo negli ambiti pratici e sociali.
Un disagio psichico procura alla persona una profonda sofferenza che si manifesta nella sfera comportamentale, relazionale, cognitiva e/o affettiva. Se il disagio è particolarmente grave rende molto difficile l'integrazione sociale e lavorativa della persona sino a determinarne l'invalidità.
La musicoterapia può migliorare la vita delle persone con deficit importanti o con lievi disagi psichici, adeguando il percorso alla persona od al gruppo, non esistono progetti preconfezionati.
La supervisione è uno strumento di supporto del quale il musicoterapeuta si avvale nel percorso terapeutico, al fine di garantire all'utente la massima responsabilità e professionalità.
Il musicoterapeuta si prende cura di persone che soffrono pertanto, consapevole dei propri doveri e responsabilità fa riferimento al codice deontologico dei professionisti sanitari, garantisce il segreto professionale e l'assoluto rispetto degli utenti e della fiducia che essi ripongono in lui/lei.
La musicoterapia è rivolta alla persona "e non alla patologia", i percorsi sono personalizzati pertanto le aree di applicazione
sono numerosissime, ci limitiamo ad elencare solo alcune delle patologie a titolo indicativo:
- Disturbi dello spettro autistico e psicosi.
- Disturbo ossessivo compulsivo.
- Schizofrenia.
- Dolore cronico.
- Sindromi, malattie rare.
- Deficit sensoriali: visivo, uditivo.
- Coma post-trauma (ictus, incidenti).
- Musicoterapia in geriatria.
- Musicoterapia preventiva
- Disturbi d'ansia; attacchi di panico.
- Depressione, esaurimento nervoso.
- Disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD).
- Disturbi specifici dell'apprendimento (DSA).
- Ritardo-difficoltà del linguaggio e/o della fonazione; afasia.
- Disturbi del sonno, alimentari, emotivi.
- Persone maltrattate.
- Prenatale e neonatale
- Psicopedagogico
Disponibilità ad operare anche fuori sede:
Nelle scuole, cliniche, ospedali, centri sociali, case famiglia, case di cura, centri diurni, carceri, comunità, istituti, Rsa...
Dovunque ci sia la possibilità di creare uno spazio protetto, dove la persona possa esprimere e vivere liberamente le proprie emozioni.
Per fissare un colloquio informativo compila il modulo sottostante:
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Disciplinato ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n.4 (G.U. 26 gennaio 2013, n. 22)