Sonos e Artes © Mauro Poeda

Disciplinato ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n.4 (G.U. 26 gennaio 2013, n. 22)

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Musicoterapia e DSA

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I disturbi specifici dell'apprendimento costituiscono un capitolo molto importante e complesso della neuropsichiatria infantile 
che riguarda un numero importante di persone nel mondo e sono la causa principale di difficoltà scolastiche e di abbandono della scuola.
Sonos e Artes dedica una pagina specifica ai DSA in quanto la musicoterapia può essere un validissimo supporto terapeutico.

Cosa sono i disturbi specifici dell’apprendimento?

 

I DSA riguardano difficoltà nella lettura, nella scrittura e nel calcolo, in certi casi anche molto rilevanti. Non sono una patologia,
le persone con DSA
non hanno deficit sensoriali, hanno un QI (quoziente intellettivo) e capacità cognitive nella norma, adeguate all’età.

 

Nello specifico si tratta di neuro-diversità o sviluppo neurologico atipico, una variazione naturale del cervello umano (*).
Le persone con DSA hanno caratteristiche di apprendimento soggettive, differenti dai propri coetanei,
per cui necessitano di strumenti differenti di supporto all’apprendimento definiti “compensativi e/o dispensativi”.

 

La legge 170/2010 riconosce e definisce i DSA:

Dislessia:

Disortografia:

 

Difficoltà nell'imparare a leggere,
nella decifrazione dei segni linguistici,          difficoltà a leggere correttamente
e in modo scorrevole.

Difficoltà nella scrittura, nei processi linguistici di transcodifica - il bambino ha difficoltà ad apprendere la corrispondenza tra fonemi e grafemi (suoni e lettere dell’alfabeto), associare-convertire suono-segno.

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Discalculia:

Disgrafia:

Difficoltà nella scrittura, nella realizzazione grafica, disordine nello scrivere, un esempio la tras-posizione di lettere: all’interno della stessa parola
due lettere si invertono, una prende il posto dell’altra.

 

Difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri. In medicina, l'incapacità di comprendere simboli numerici e di eseguire calcoli matematici (*).

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La legge 170/2010
non menziona altri disturbi del neurosviluppo, comportamentali-
di autoregolamentazione,
c
he seppure in forma lieve possono coesistere con i D.S.A. :

Il disturbo da deficit di attenzione e/o iperattività (ADHD), oltre a complicare la vita del bambino e della famiglia costituisce una grave difficoltà di gestione delle classi scolastiche.

I disturbi del linguaggio rappresentano un altro capitolo 
delle difficoltà che hanno ripercussioni sull’apprendimento.

Il percorso musicoterapico può essere valido in molte altre situazioni (non citate) di disagio lieve o grave,
n
on essendo questo un trattato di neuropsichiatria, Sonos e Artes si limita ad introdurre brevemente l’argomento.

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Cosa può fare la Musicoterapia nei DSA? 

 

Leggere, scrivere e fare calcoli matematici sono attività molto complesse che implicano l’interazione di numerose abilità di base
e di una complicata serie di processi cognitivi, sensoriali-percettivi, psico-motori, fonatori ed anche intellettivi-affettivi.

 

Semplificando l’enorme complessità dei DSA, le difficoltà operative che li determinano riguardano i suoni, il ritmo o meglio la riproduzione-conversione di questi in segni e viceversa e quindi in movimento, le mani nella scrittura, la voce nella lettura.

L’approccio musicoterapico è inter-trans-disciplinare per natura,
mira a stimolare lo sviluppo della persona nella sua globalità quindi agisce su tutti i processi:

Sviluppo della percezione multisensoriale.
Volontà-motivazione, attenzione, ascolto, pensiero-ragionamento.

 

Capire, distinguere, memorizzare, confrontare, associare,
interiorizzare, riprodurre.

 

Concentrazione, dilatazione dei tempi di attenzione.
Coordinazione motoria, consapevolezza del corpo, postura, interazione senso-motoria,  propriocezione dinamica (es. pressione nella scrittura, accenti-inflessioni del suono nella lettura).

 

Abilità fini motorie, coordinazione-interazione:
oculo/udito-manuale-tattile, oculo/udito-fonatoria-linguistica.

Abilità-coordinazione visuo-spaziale; lateralizzazione.
Orientamento e organizzazione spazio-temporale.
Linguaggio, vocalità. Senso del ritmo.  

In riferimento alla discalculia è importante osservare anche il rapporto numerico tra suoni-musica-ritmo-melodia-armonia.

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Aspetti psico-emotivi: una persona con DSA soprattutto se non c’è il riconoscimento da parte della scuola, della famiglia e del  pediatra,
vive una situazione complessa anche dal punto di vista psico-emotivo, la sua autostima potrebbe risentirne profondamente.

 

È importante sapere che la Musicoterapia è una terapia non verbale psicodinamica (es. Benenzon),
per cui il percorso si svolge con una visione "interdisciplinare globale-unitaria" che si prende cura anche degli aspetti psico-emotivi.

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Cosa fare se sospetti che tuo figlio/a potrebbe avere un disturbo dell’apprendimento? :

 

1.     Chiedi un confronto con gli insegnanti e con il medico, la cooperazione tra la famiglia e gli operatori che si occupano
a vario titolo del bambino è fondamentale sempre,  anche quando non è presente un disturbo specifico dell’apprendimento.

 

2.     Rivolgiti a Sonos e Artes per includere la musicoterapia come supporto terapeutico
oltre agli eventuali strumenti compensativi e dispensativi del piano didattico personalizzato (PDP).

 

Si può seguire anche un percorso preventivo.

Per fissare un colloquio informativo compila il modulo sottostante:

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